Vorresti eliminare la carne ma non del tutto? Sei alla ricerca di una dieta ecosostenibile e sana, non solo per il fisico ma anche per il pianeta? Eccola qua. Direttamente dagli Stati Uniti d’America arriva una delle ultime novità in fatto di diete, la dieta flexitarian. Il nome fa riferimento ad una delle caratteristiche fondamentali di questo regime alimentare, ovvero la flessibilità.
Potremmo infatti definire questo tipo di dieta come vegetariana flessibile. Infatti il suo inventore, la dietista americana Dawn Jackson Blatner, ha progettato un regime alimentare in cui si prevedono solo piccolissime quantità di carne bianca e di pesce. Il tutto in un’ottica di eco sostenibilità, ovviamente. Ma ciò che forse più importa è che in tutto ciò si può anche perdere peso, e molto. Quanto? Fino a tre o quattro chili in due settimane. Già perché la flexitarian diet si struttura proprio in questo arco di tempo con uno schema che prevede l’assunzione 1300 calorie al giorno.
Ma se si elimina la carne, cosa si aggiunge al menù quotidiano? Le proteine non di origine animale e, ovviamente, frutta e verdura a volontà. Alimenti chiave di questo tipo di dieta sono i cereali integrali, da consumare quotidianamente, insieme con la verdura. La frutta può essere consumata in piccole quantità, sia fresca sia secca. I legumi invece devono trovare spazio sulla nostra tavola almeno tre o addirittura quattro volte alla settimana. Non abbiamo che l’imbarazzo della scelta tra lenticchie, ceci e fagioli. Non mancherà così l’apporto delle proteine. Un paio di volte alla settimana sono concesse proteine di altra natura, come carni bianche, pesce, uova e latticini freschi. L’elemento vincente di questo tipo di regime alimentare è la varietà di alimenti che vengono introdotti nei menù quotidiani: in questo modo non ci si annoia e si possono scoprire sapori nuovi o riscoprire pietanze che non mangiavamo da tempo.