Sebbene sia illecita la vendita di sostanze stupefacenti in Italia, moltissime che svolgono professioni differenti ne fanno uso abituale.
Abbiamo così deciso di scrivere questo breve articolo per fornirvi alcune informazioni in merito al consumo di alcool e droghe per alcune categorie professionali, in modo da prevenire la disavventura della perdita del posto di lavoro.
È previsto dalla Legge che alcune specifiche categorie professionali non possano risultare positive ad un test alcolemico e antidroga sul luogo di lavoro, anche se non soffrono di uno stato di ebrezza nel momento nel quale si svolge l’esame.
Quali categorie lavorative sono obbligate dalla Legge a sottoporsi periodicamente ad un drug test e ad un alcool test?
Il Dlgs 81/2008 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per la protezione e la prevenzione da infortuni ha previsto alcune categorie professionali specifiche che periodicamente devono essere sottoposte ad un alcool test e ad un drug test da parte del medico del lavoro competente designato su DVR aziendale.
Le categorie lavorative in oggetto sono le seguenti:
- Lavoratori che svolgono la loro professione in spazi confinati dove vi è una carenza di ossigeno (condotti, gallerie e spazi chiusi molto stretti)
- Professionisti che si occupano del controllo dei voli aerei
- Operatori delle forze armate di ogni genere e grado
- Personale che si occupa della navigazione in ogni forma
- Operatori delle ferrovie
- Operai edili che lavorano in quota
- Autisti per il trasporto di persone o materiale (autobus, autoarticolati, etc…)
- Operai di magazzino abilitati con patentino alla guida del muletto
Se fate parte di queste categorie verrete sottoposti ad entrambi i test durante la visita medica annuale per l’idoneità al lavoro.
Il datore di lavoro, inoltre, ha la facoltà di richiedere un test a sorpresa da parte del medico competente. Anche se il test viene fatto a sorpresa, deve essere comunicato con un preavviso di almeno 48 ore.
Come avvengono i drug test?
Il drug test, come anticipato, viene somministrato dal medico competente con l’ausilio di un operatore abilitato atto a prevenire eventuali scambi di urina tra il personale con il fine di manipolare i risultati.
Normalmente si esegue un test immunologico delle urine, che serve a individuare eventuali anticorpi presenti nell’organismo che si sviluppano solamente in caso di consumo abituale di stupefacenti.
Si deduce che non è necessario essere in quel preciso momento in stato di ebrezza, perché il test riesce a individuare anche alcuni indicatori di consumo abituale, che portano per legge a rischiare di perdere il posto di lavoro e ad alcune sanzioni.
Esiste inoltre un secondo tipo di test. Si tratta del test salivare che può individuare la presenza di sostanze stupefacenti nell’organismo fino a 48 ore dopo l’assunzione. Normalmente viene sottoposto quello delle urine, ma il datore di lavoro può richiedere anche il test salivare (o quello del capello) nel caso di dubbi sul risultato dell’esame.
Per avere un’idea più specifica del funzionamento dei droga test delle urine e salivari ci sentiamo di suggerirvi di visitare il sito web screenitalia.it. All’interno della pagina appena citata troverete le schede tecniche dettagliate di ogni tipo di prodotto in commercio, con un vasto approfondimento sul loro funzionamento e sul loro utilizzo in diversi ambiti.