L’Italia vanta, tra le altre cose, dei dolci tradizionali antichissimi che hanno segnato le varie rivoluzioni culturali e sociali della penisola. Un modo per raccontare la storia italiana anche attraverso le indimenticabili ricette per dolci, da quelle più gustose ad altre invece piuttosto leggere e adatte per esempio per terminare in “dolcezza” la fine dei pasti. Alcune hanno superato addirittura l’usura del tempo e le sue varie trasformazioni per essere servite ancora oggi così come allora.
Effettivamente, ogni antica ricetta è stata modificata per diversi motivi e seguendo le varie abitudini locali. Tuttavia, esistono dei dolci che il tempo non ha cambiato in modo totale. Vediamone allora qualcuno per scoprire quali sono i dolci che fanno da base alla cultura italiana dolciaria.
Due dolci tipici e antichi
Per quel che riguarda il cioccolato si può affermare con certezza che il Gianduiotto risale al 1800 quando la maison per eccellenza Caffarel lancia la sua inedita creazione. Ossia, un dolce di gianduia. Una composizione con il 10 per cento di cacao e nocciole, che era distribuito sui marciapiedi e lungo le strade di Torino.
Perché avevano optato per il gianduia piuttosto del cacao? La risposta si trova nel prezzo proibitivo del trasporto di prodotti dall’estero; questo aveva costretto i pasticceri a risolvere il problema della preparazione dei dolci con il cacao usando un certo quantitativo di nocciole in sostituzione quasi totale del cioccolato stesso.
I torinesi di quel tempo iniziarono ad apprezzare il gusto particolare del gianduia, tanto che da allora il gianduiotto diventò il dessert più amato, un dolce tipico dall’intenso sapore. Gli anni trascorsero e il successo non si fece aspettare, anche quello a livello internazionale.
Per quel che riguarda invece un’altra remota lavorazione dolciaria italiana non si può non menzionare il gelato, di cui il più antico era il sorbetto divenuto poi un antenato del gelato stesso, giunto in Sicilia nell’anno 1000.
Sulla costa siciliana di allora numerosi erano i prodotti importati ed esportati, alcuni sconosciuti nel nostro stivale come per esempio la canna da zucchero. Così nascono i primi gelati inventati da un pasticcere del tempo che creò un composto assai cremoso, dolce e fresco destinato al popolo francese. Il gelato però diventò una tale novità che in poco tempo si diffuse ovunque!
Un dolce legato ad una leggenda
Una leggenda narra di una sirena che dimorava nelle acque di un golfo alle pendici di un vulcano, il Vesuvio. In primavera la si poteva intravedere tra le onde increspate del mare e la si poteva ascoltare nei suoi canti lontani. I cittadini di quei luoghi ammaliati dalla sua bellezza e bravura le resero omaggio con numerosi doni come: farina, uova, grano, canditi, spezie, ricotta, fiori d’arancio e zucchero.
La sirena allora mostrando tutti quei prodotti agli Dei ne ricevette in cambio un dolce molto apprezzato; era la Pastiera napoletana. Un modo come un altro per dimostrare quanto sia antica e buonissima!
Anche se sono solo narrazioni che si perdono nella notte dei tempi, come si suol dire, ancora oggi si intrecciano con le tradizioni di un popolo, e i suoi dolci.